Chi pensa alla Calabria visualizza subito nella sua mente il bellissimo mare oppure pensa ai sapori dell’enogastronomia di quelle terre, sulle pagine di questo sito parliamo spesso della storia dei luoghi d’Italia e le nostre guide raccontano spesso della storia e dei monumenti dei più bei luoghi italiani.
Oggi parliamo di un binomio molto forte, quello tra arte e religione, in una terra dalla storia molto particolare, parliamo dell’arte sacra di Reggio Calabria con una breve pillola rimandandovi ad altre guide per approfondire l’argomento, in altre parole cerchiamo soltanto di stimolare la vostra curiosità.
Reggio è stata soggetta a diverse dominazioni, tra le quali quella bizantina che sottrasse la chiesa reggina al pontefice romano, ponendola sotto il patriarca di Costantinopoli, per poi proseguire con l’avvento dei normanni (1061), che l’hanno restituita all’antichità ecclesiastica romana, quindi lasciata ai greci l’antica cattedrale con il titolo di cattolica, costruirono la cattedrale con tipologia a tre navate. Fu ricostruita e riconsacrata nel 1580 dall’arcivescovo Gaspare Ricciulli Del Fosso dopo un incendio dei turchi (1574) che si ripete nel 1594 e per questo subisce diversi interventi di restauro tra cui quello dell’arcivescovo Annibale D’Afflitto nel 1599, dell’arcivescovo Gaspare Creales nel 1665 e dell’arcivescovo Martino Ybanez Y Villanueva nel 1682. Furono realizzati ulteriori interventi di restauro dopo il terremoto dei 1783 dall’ingegnere Giovan Battista Mori fino ad arrivare all’altro terremoto dei 1908 che ne provocò notevoli danni e che ne conseguì la decisione di ricostruire integralmente l’edificio religioso adeguandosi al piano di ricostruzione della città.