I cremonesi, quindi, per secoli si sono identificati nella loro chiesa cattedrale ed in essa hanno profuso parte delle loro ricchezze realizzando di una innumerevole serie di interventi che miravano, quasi sempre, ad aggiornare l’edificio secondo i dettami dello stile e dell’estetica propria dei vari momenti storici lasciando, di conseguenza, un segno identificabile della loro epoca e della storia che questa stessa epoca contrassegnava; per il Duomo di Cremona e per i suoi 1000+ artefice, dal famoso artista all’oscuro muratore o taglia pietre, vale perciò la seguente frase del grande studioso Giulio Carlo Argan secondo il quale “ raramente una cattedrale romanica, con il suo apparato plastico e pittorico, e l’opera di una sola generazione, mai l’espressione di una singola personalità creativa. E’ l’espressione creativa E corale di una società che non vuole definirsi soltanto nel presente, ma nel passato che la precede e nel futuro che la prepara. La generazione che eredita il monumento, sia esso finito o ancora in costruzione,Venera in esso l’opera dei padri e vuole tramandarlo ai figli con la propria impronta.”
Il principale edificio religioso di Cremona ha una lunga complessa storia sia se ne si considera l’epoca di fondazione e le ulteriori varie vicende, sia se si osserva la sua stratificata struttura architettonica, frutto di varie sovrapposizioni da cui emergono, secondo Arturo Carlo Quintavalle, “la pelle tardo-gotica” all’esterno e gli interventi nel cinquecento l’interno. D’altro canto anche la sua collocazione all’interno della fitta maggior urbana della città e specialmente del suo nucleo centrale prima, poi medioevale, affonda profondamente le sue radici nella storia cittadina visto che questo settore della città ad ha sempre avuto un suo precipuo utilizzo religioso.
Secondo la pietra di fondazione, sorretta dai profeti Enoc ed Elia, il cui originale è oggi murato nella sagrestia dei canonici, ma che i visitatori possono vedere nel calco della riproduce esattamente nel nuovo Museo delle pietre romaniche ora suggestivamente allestito nel vicino Battistero, l’attuale chiesa cattedrale venne fondata nel 1107 e la sua erezione proseguì alacremente per 10 anni fino al 1117 quando un disastroso terremoto, che colpì la città il 3 gennaio di quell’anno, ne rovinò gran parte interrompendo drammaticamente la sua costruzione. Su quale fosse la veste architettonica di questa prima versione del Duomo di Cremona si possono, perciò, fare solo ipotesi, ma vari studiosi propendono per un edificio a croce latina con sostegni a sistema alternato e volte esapartite pure con una copertura a capriate retta da archi trasversi almeno per la navata centrale. Nel 1129 i lavori comunque ripresero e l’edificio fu portato a compimento tra il 1160 e il 1170, mentre per la sua consacrazione bisogna attendere l’epoca del Vescovo di Cardo che nel 1196, secondo le cronache, consacrò l’edificio con una solenne cerimonia avvenuta all’altare dei due Santi Patroni dell’edificio: Sant’Archelao e San Timerio.
La descrizione dell’interno del Duomo di Cremona