Leopoldo II istituisce a Siena l’Archivio di Stato che va ad assumere il ruolo, sempre importante in una città che ha saputo difendere le proprie memorie, del glorioso Archivio delle Riformagioni. Attraverso un “motuproprio” il sovrano contribuisce all’inizio di un nuovo importante corso per il grande scrigno di memorie dei senesi, che salutano l’evento con sincera partecipazione.
L’Archivio di Stato proseguirà la propria quotidiana attività riunendo documenti di numerosi periodi storici, fonte di studiosi di ogni epoca. Uno scrigno che anche oggi offre sempre nuove verità storiche attraverso importanti ritrovamenti che fanno luce sull’evoluzione storica della cosiddetta “civiltà senese”. Un Archivio di Stato aggiornato e ricco e che conserva anche la preziosa collezione delle Biccherne.