Pozzo Etrusco
Il periodo in cui è stato edificato il Pozzo Etrusco si fa risalire alla seconda metà del III secolo a.C., è noto come “pozzo Sorbello” dal nome della famiglia perugina, Ranieri di Sorbello, che ne fu proprietaria.
Avendo dimensioni piuttosto grandi, in relazione ad altre riserve idriche, si pensa che possa essere stato concepito come cisterna d’acqua. E’ possibile entrare nel pozzo e attraversarlo su una passerella. Sulla base del rivestimento sono leggibili segni alfabetici incisi analoghi a quelli presenti nelle mura cittadine.
Cattedrale di San Lorenzo
La Chiesa, dedicata a San Lorenzo, è un edificio gotico cominciato nel 1345 su un’antica chiesa romanica. Il fianco sinistro è forato da finestroni gotici e presenta molti inserti di epoche diverse: il pulpito quattrocentesco da cui predicò San Bernardino da Siena, il portale in travertino di Ippolito Scalza (1568), la statua bronzea di Giulio III (1555). La cattedrale è composta da tre navate con imponenti basamenti in marmo bianco e rosso e presenta una grande vetrata circolare con la raffigurazione del martirio realizzata da Ludovico Caselli. L’interno è di chiara influenza nordica ed è arricchito da decorazioni e stucchi settecenteschi, restaurati a metà Ottocento. Di rilievo il coro ligneo di Giuliano da Maiano e Domenico del Tasso (1491), attualmente in restauro, e la “Deposizione della Croce” di Federico Barocci (1567 – 1569) nella Cappella di San Bernardino. Nella Cappella del Perugino è collocata la celebre tavola del Signorelli: “Madonna col Bambino”. Dalla cappella di destra del presbiterio si accede alla quattrocentesca sagrestia, affrescata da Gian Antonio Pandolfi (1573 – 1576).
Annesso alla Cattedrale si trova il Museo Capitolare, che conserva opere d’arte e arredi liturgici provenienti dallo stesso Duomo, da altre chiese della diocesi e da donazioni.
Palazzo della Penna
Il Palazzo si sviluppa sui resti dell’anfiteatro romano ed ha subito vari interventi architettonici nel XVII secolo. Il suo fronte monumentale è allineato con la cinta muraria medioevale e con la porta urbica chiamata “dei Vibi”. L’interno richiama una stratificazione di epoche storiche varie, mentre gli affreschi sono di epoca neoclassica.
Dal 1874 il Palazzo ospitò una delle più pregiate raccolte d’arte di Perugia che comprendeva opere di Barocchi, Bassano, Bellini, Bronzino, Canaletto, Caravaggio, Carracci, Pietro da Cortona, Giorgione, Guercino, Michelangelo, Perugino, Poussin, Raffaello, Reni, Rosa e Signorelli. La collezione fu successivamente messa in vendita da Fabrizio Ricci delle Penna, a seguito di alcune vicende giudiziarie.
Attualmente il Palazzo della Penna è sede degli Uffici comunali del settore Unità Operativa Politiche delle Attività Culturali, la galleria ospita mostre temporanee.
Chiesa di San Domenico
La Chiesa, di struttura imponente, fu fatta erigere da Giovanni Pisano nel 1304 e poi ricostruita durante il XVII secolo. Il campanile ha mantenuto l’originaria forma quadrata, anche dopo la parziale demolizione su ordine di papa Paolo III. All’interno si trovano opere gotiche, vetrate rinascimentali e il monumento dedicato a papa Benedetto XI. Il complesso religioso comprende anche il Museo Archeologico dell’Umbria, ove è presente una sezione preistorica e una etrusca – romana.
Rocca Paolina
La costruzione della rocca fu voluta da Paolo III Farnese nel 1540, dopo la la così detta “Guerra del Sale” e l’ingresso di Perugia nello Stato della Chiesa. Fu progettata dal noto architetto militare Antonio da Sangallo il Giovane e divenne il simbolo del potere papale che regnò a Perugia per più di tre secoli. All’interno della rocca sono visitabili antiche strade, piazze medievali, la sala delle guardie papali e la casa della famiglia Baglioni. Prima di uscire ci si può soffermare ad ammirare i resti dell’antico “Giuoco del Pallone”, uno stadio di legno dove veniva praticato tale gioco. Assembleta alla rocca si trova l’antica Porta Marzia, risalente al II secolo circa.
Palazzo dei Priori
Il Palazzo, costruito tra il la fine del XIII secolo e l’inizio del XIV su progetto degli architetti Giacomo di Servadio e Giovannello di Benvenuto, era fulcro delle funzioni pubbliche, giudiziarie e amministrative della città nel Medioevo ed è ancora oggi sede del Comune. La struttura, che doveva essere simbolo della supremazia politica, appare austera nella sua compattezza e anche nella merlatura guelfa che si interrompe solo per dare spazio alla torre campanaria. Il portale, caratterizzato da una complessa decorazione allegorica, ricorda che i perugini vi avevano appeso le chiavi del comune di Siena, dopo aver sconfitto la città nella battaglia della Torrita (1358). L’interno del Palazzo è invece rinascimentale. Dall’ingresso in corso Vannucci si accede alla Sala dei Notari, un tempo sede dei tribunali ove sedevano i notai per registrare. La sala è decorata con affreschi raffiguranti leggende, favole e stemmi. Il portale gotico della sala è sormontato da due bronzi del XIII secolo: il “Leone guelfo” e il “Grifo perugino”. Fanno parte del corpo del Palazzo il Collegio del Cambio e il Collegio della Mercanzia, che hanno però ingressi separati in corso Vannucci.
Il secondo piano ospita invece la Galleria Nazionale dell’Umbria.
Cappella San Severo
La Chiesa di San Severo è stata sovrapposta, tra il 1748 e il 1751, ad un’altra chiesa esistente già nel secolo XI.
Sulla facciata di San Severo, tutta in laterizio, spiccano il travertino del portale e dello stemma dei camaldolesi che si insidiarono sul colle nel 1007 e che furono i proprietari dell’attiguo monastero. Il monastero venne trasformato in caserma ed ora in abitazione privata.
All’interno della Cappella è possibile ammirare l’unico affresco di Raffaello rimasto nella città di Perugia.
Nel dipinto sono raffigurati nella parte superiore accanto alla Trinità, i santi Mauro, Placido, Benedetto martire e Giovanni monaco. Fu commissionato dal vescovo di Perugia, Troilo Baglioni.
Nel 1976 fu eseguito l’ultimo restauro dell’opera.
Cassero di Porta Sant’Angelo
Porta Sant’Angelo è detta anche Porta degli Armeni perchè si trova nelle vicinanze della chiesetta di San Matteo degli Armeni di San Basilio; la costruzione consiste in un torrione merlato del XIV secolo. Fu ristrutturato dall’architetto Ambrogio Maitani, il quale trasformò la nuova porta civica, innalzandola a cassero e dotandola di un fossato.
L’ultimo restauro risale al 1930, anche se è da poco che è stata utilizzata per ospitare il Museo delle Mura Urbiche.
Collegio della Mercanzia
Il Collegio della Mercanzia, situato al pian terreno di palazzo dei Priori, diventò sede della corporazione dei Mercanti nel 1930. Il suo interno presenta pareti in legno di pioppo e noce intarsiati nella seconda metà del XV secolo di influenza nordica. Gli affreschi sono del perugino Domenico Bruschi (1898).
Palazzo Sorbello
Il Palazzo Sorbello risale alla prima metà del XVII secolo. E’ stato restaurato nel 1780, anno in cui Uguccione III di Sorbello acquistò l’edificio. Gli splendidi affreschi che decorano la struttura sono databili al sec. XVIII.
Oggi ospita la sede della Uguccione Ranieri di Sorbello Foundation; dispone di una biblioteca e di un archivio.
La Fondazione vanta di una collezione di libri, stampe, carte geografiche e topografiche, disegni, ritratti, stoffe, ricami e porcellane. La collezione di stanpe consta di 2300 opere databili dal sec. XVI al sec. XX; arricchisce la collezione una serie di ritratti di personaggi europei del’epoca della Rivoluzione Francese, della famiglia Bourbon di Sorbello, membri dell’aristocrazia perugina e italiana, ritratti in miniatura. Vi è inoltre una collezione di calchi di medaglie di oltre 150 pezzi e serie antiche di carte da gioco. La raccolta di disegni è costituita da 50 pezzi di varie epoche e soggetti.
Le porcellane esposte risalgono al sec. XVIII; notevole il servizio di Ginori di 400 pezzi. In questa sala ritroviamo anche servizi di tè e caffè del XIX secolo, provenienti da Meissen, Dresda e da altre manifatture italiane.
Perla della collezione Ranieri è la raccolta di ricami e merletti eseguiti dalla Scuola di ricamo, fondata nel 1904 da Romeyne Robert Ranieri di Sorbello.
Alla stessa appartegono ricami di scuole umbre e toscane, tessuti, tappeti, ricami antichi e costumi dei secoli XVIII e XIX.
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