A più di 500 metri di altezza, sovrastante l’antica Casinum, già i Volsci e, poi, i Romani avevano edificato maestosi templi da dedicare agli déi. Sui resti di quegli edifici pagani, Benedetto da Norcia, nel 529, costruì un piccolo oratorio, destinato a divenire la casa madre dei benedettini e uno dei massimi centri d’irradiazione culturale d’occidente. I monaci cassinesi praticarono la medicina, la musica, l’astronomia, il diritto, le scienze filosofiche e tradussero dal latino e dal greco le opere dell’antichità; nella biblioteca del monastero si conserva ancora il placito cassinese, primo documento giuridico scritto in lingua volgare. Nonostante le quattro rovinose distruzioni subite, Montecassino è ancora lì “dov’era com’era” come annunciato dall’Abate Ildefonso Rea, L’abbazia, come la vediamo oggi, è infatti, una perfetta ricostruzione di com’era, prima che i bombardamenti della seconda guerra mondiale la radessero completamente al suolo.
La Ciociaria è una terra che già durante il paganesimo, fu completamente ricoperta di templi ed intrisa di sacralità e che, con l’avvento del cristianesimo, vide il fiorire maestose e splendide Chiese ed Abbazie.
Montecassino è solo la più nota tra le Basiliche, le Chiese e i Santuari della Ciociaria. Più che una guida quella di oggi vuole essere una pillola, un aperitivo per invitarvi ad assaggiare il piatto forte e a fare un viaggio alla scoperta delle bellezze del Lazio. In questo particolare la commistione tra l’arte e la religione è particolarmente forte ma la bellezza di alcuni paesaggi e di alcuni monumenti è talmente grande che sarà apprezzata anche dai non credenti.